Lacrime di sale

“Adora l’amore, Marcus. Fanne la tua conquista più bella, la tua sola ambizione. Dopo gli uomini, ci saranno altri uomini. Dopo i libri, ci sono altri libri. Dopo la gloria, ci sono altre glorie. Dopo il denaro, c’è ancora il denaro. Ma dopo l’amore, Marcus… Dopo l’amore, c’è solo il sale delle lacrime.“

“La verità sul caso Harry Quebertdi  Joël Dicker

 

Immaginiamo di trovarci in un ristorante stellato. Lo chef ci propone il suo piatto forte che è stato di recente rivisitato da lui medesimo. Il piatto, di tradizione popolare, si chiama “pezzi di vita quotidiana”. Le modifiche apportate a quest’ultimo hanno compreso l’aggiunta di un ingrediente particolare. E’ una spezia invisibile ma molto saporita, poco calorica e più preziosa dell’oro.

Si tratta dell’ ”amore”.

Effetti collaterali? Moltissimi. Il peggiore sono infatti le lacrime di sale, di cui ci parla Joël Dicker.

Tutto questo per ricordare l’importanza di quello che è il paradosso per eccellenza: l’amore, che possiede la potenza di un uragano, ma non esita a mostrare le sue fragilità.

Esso raggiunge il culmine della sua grandezza quando riesce a sgattaiolare dentro di noi e, con grande tenerezza, ci risveglia dal sonno di un’esistenza apparentemente imperturbabile. Il soggiorno dell’amore nella nostre giornate è paragonabile ad un’incantevole sinfonia che si insidia nei nostri cuori e ci rende impossibile ritornare al silenzio, che fino a poco fa regnava in noi e nelle nostre esistenze svuotate.

Mettendo da parte per qualche istante questo sentimentalismo apparentemente eccessivo, è il caso di guardare cosa sta succedendo nel mondo. Per i mercati la settimana è iniziata positivamente con una volatilità in calo per la maggior parte delle asset class. Gli Stati Uniti hanno sorpreso positivamente gli analisti, presentando una crescita del 3,2% (0,8% in più rispetto al trimestre precedente). Questa notizia, unita ai dati positivi delle trimestrali delle big statunitensi (Ford e Amazon) sono state accolte dal mercato con record notevoli sia per S&P500 che Nasdaq Composite. Stando alle ottimistiche parole del segretario americano al Tesoro Steven Mnuchin, l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina pare essere agli “ultimi giri”.

A proposito di numeri che battono le aspettative, il PIL Italiano è cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre dell’anno. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria commenta i dati rilevati dall’Istat con queste parole : “L’Italia è fuori dalla recessione.” Il Bel Paese la sta scampando anche questa volta? Sabato l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha infatti confermato che il giudizio sull’Italia resta invariato, ossia BBB con outlook negativo.

La Federal Reserve ha ieri comunicato che manterrà invariati i tassi di interesse : il costo del denaro rimarrà  fermo al 2,25%-2,50%. La Fed si sta dimostrando paziente e nonostante l’inflazione si trovi sotto il target del 2%, ieri l’abbiamo sentita parlare di una crescita «solida» e «salutare». La prevedibile reazione di Trump è stata quella di alterarsi e postare le seguenti parole: «Abbiamo il potenziale per salire come un razzo se facessimo un qualche abbassamento dei tassi, tipo di un punto, e un po’ di quantitative easing».

Powell, dal canto suo, ha ribadito l’importanza che la Fed, apolitica per natura, continui ad agire nell’ interesse dell’economia statunitense difendendosi dai continui intralci da parte della Casa Bianca.

I risultati del secondo trimestre 2019 di Apple sono stati, nonostante il declino di ricavi, utili e vendite di iPhones, migliori del previsto. Buone le performance dei titoli finanziari che si guadagnano il primo posto, mentre i worst performers sono i titoli immobiliari e le utilities.

L’Euro si avvicina a quota 1,12 grazie ai capitali che affluiscono in Europa in seguito alle notizie positive che arrivano riguardo a Francia e Spagna.  Le elezioni di quest’ultima hanno visto salire al potere il partito socialista di Sànchez. L’ incerta maggioranza spagnola rimane un rebus; infatti né le sinistre unite, nè i due partiti di centrodestra raggiungono i 176 seggi necessari per governare.

Tornando all’ambizione dell’essere umano, ritengo che l’amore meriti che noi gli ritagliamo un posto importante nella nostra vita, o oserei dire, il posto più importante. Non c’è al mondo comportamento più umano e comprensibile di quello di coloro che si preoccupano di preservare l’amore che si affaccia quotidianamente alle loro vite.

A mio parere questa è l’ambizione: il resto conta, è vero, ma l’amore vince.